martedì 16 dicembre 2014

Da InformArtegna

Nel nostro articolo dello scorso numero vi avevamo già comunicato il nostro giudizio negativo sulla riforma sanitaria regionale: a conferma, il fatto che nella nostra Regione un solo ospedale (quello di Tolmezzo) rimarrà a servizio della montagna mentre ben 14 ospedali serviranno la restante parte del territorio. Nella seduta di consiglio comunale del 29-09-14 avevamo messo agli atti una scheda tecnica, giunta da addetti ai lavori, che riguardava il cambiamento dell’ospedale di Gemona dopo la riforma. All’epoca non fummo ascoltati con interesse, ma il nostro timore è confermato ufficialmente dalla delibera di giunta regionale n. 2062 del 07-11-2014, in cui viene riportata la stessa scheda, che prevede la conversione del San Michele da Ospedale a semplice presidio della salute in cui non ci sarà né l’area di emergenza né il pronto soccorso, quest’ultimo sostituito da un punto di primo intervento per soli codici bianchi e verdi attivo sulle 12-24 ore in base alle esigenze. Nel complesso verranno inoltre ridotti altri 30 posti letto. Tutto ciò per noi è molto grave; continueremo comunque a battagliare in ogni sede perché sia rivista questa sciagurata decisione che di fatto chiude l’ospedale, convertendolo in un grande poliambulatorio con tutte le conseguenze del caso. Negli ultimi giorni si è discusso molto di  bilancio comunale: abbiamo nuovamente ribadito come sia stato fatto troppo in fretta il bilancio preventivo (3 luglio) e anche per questo i cittadini di Artegna hanno dovuto pagare 150.000€ di Tasi a fronte dei 90.000€ previsti; ben 60.000€ in più! Questo sovra gettito è in parte servito a coprire il buco dell’Extra Gettito IMU, cioè quella quota che i comuni devono regalare allo stato. In questo caso si erano preventivati 75.000€ mentre invece la cifra da restituire è di 209.000€ con una differenza di 134.000€. Per coprire tale ammanco è stato utilizzato tutto l’avanzo 2014, cosa a nostra memoria mai successa negli ultimi vent’anni, oltre al fondo di riserva ed altre voci. Nella seduta di consiglio straordinaria sull’argomento abbiamo evidenziato come, secondo noi, sia mancata una corretta e puntuale gestione politica del bilancio e di conseguenza un corretto coordinamento degli uffici competenti. Ci siamo rifiutati di votare un documento che tra le entrate prevede l’IMU per 379,000€ quando l’incasso a metà anno era di 164.000€ e quindi in proiezione a fine anno potrebbe rivelarsi sui 328.000€. Verificheremo a dati certi! Resta comunque il fatto che per il 2015 la situazione finanziaria si presenta molto difficile. Augurandoci che in futuro la regione faccia la sua parte aiutando i comuni per ciò che riguarda la vicenda dell’Extra gettito IMU, rinnovando il nostro impegno, non ci resta che approfittare di questo spazio per formulare a tutti Voi i nostri più sinceri Auguri di Buone Feste!


Il Capogruppo Alessandro Marangoni      

mercoledì 10 dicembre 2014

Il PD del gemonese scrive alla Serracchiani

Ora si accorgono che la riforma sanitaria regionale non va bene.

Chissà se siamo ancora in tempo per la letterina a Babbo Natale, il PD del gemonese ci prova e chiede alla governatrice Serracchiani  di rivedere la riforma. Probabilmente si sono accorti che il testo non è conforme alle promesse fatte dall'assessore alla sanità Telesca e dalla stessa Serracchiani ai gemonesi.

Il nostro sindaco Daici (PD) su Udinese Channel (trasmissione dello scorso 27 novembre) parlava del pronto soccorso, chissà se aveva capito che ad esempio, il pronto soccorso a Gemona verrà chiuso e chissà  se anche lui ha un ripensamento come i suoi "compagni", dopo essersi dichiarato favorevole alla riforma su Pense e Maravee….

giovedì 27 novembre 2014

CALCOLO DELL’EXTRAGETTITO ERRATO: CONVOCATO CONSIGLIO COMUNALE D’URGENZA


E’ convocata per domani, venerdì 28 alle ore 14.00 la seduta di consiglio straordinario per tappare il buco creato dal calcolo errato dell’extragettito IMU.

E’ convocata per domani, venerdì 28 alle ore 14.00 la seduta di consiglio straordinario per tappare il buco creato dal calcolo errato dell’extragettito IMU.
A fronte di una previsione di 75.000€ l’extra gettito ammonta invece a 209.000€.
La seduta è convocata per ristabilire l’equilibrio di bilancio e trovare i 134.000€ che servono all’ente per pareggiarlo.
Oltre all’errore sull’extra gettito sembra che a fronte di una previsione Tasi di 90.000€ i cittadini di Artegna stiano pagando in proiezione molto di più.

Questo errato calcolo della Tasi servirà in parte per coprire il buco che verrà poi colmato con l’azzeramento di molte altre poste compreso l’avanzo.

lunedì 24 novembre 2014

EXTRA GETTITO IMU

Per Artegna si preannuncia un buco di bilancio di 130.000 euro

Risposta ad interrogazione Su Convegno Montagna-Turismo

Consiglio Comunale del 24 novembre 2014

Il Sindaco ha elencato una miriade di indirizzi di Presidenti di Enti e Associazioni che la Presidente della Regione ha invitato a presenziare al Convegno su Montagna e Turismo che si è tenuto, su sua decisione nella sala consigliare del Comune di Artegna.

Per il Sindaco, questo elenco è la sua risposta all'interrogazione dei Consiglieri di minoranza.

giovedì 20 novembre 2014

Extragettito: La Regione strangola i Comuni

Imu e tasse, cento Comuni pronti alla class action

Il 6 dicembre a Gemona i primi cittadini potrebbero lanciare la sfida alla Regione. Urbani: azioni legali se non ci sarà un riequilibrio dei conti per chi ha pagato di più.Da Messaggero Veneto

giovedì 13 novembre 2014

Interrogazione su convegno montagna-turismo



                                                                                                                        Artegna, 13/11/2014

 Alla C.A. del Sig. Sindaco

 del Comune di Artegna

 P.C. alla Giunta Comunale





Oggetto: interrogazione sul convegno avvenuto in sala consiliare in data 07-11-2014 avente per
oggetto “Stati generali della montagna:. turismo sostenibile”.



I sottoscritti consiglieri Alessandro Marangoni, Riccardo Patat, Giovanni Mitri e Claudia Errico ai
sensi dell’art. 27 del “Regolamento per il funzionamento del Consiglio Comunale di Artegna”
interrogano il Sindaco riguardo all’argomento in oggetto.



Egr. Sig. Sindaco,

 venuti a conoscenza per caso dello svolgimento del convegno sopra citato in sala consiliare, che
prevedeva tra le altre autorità la presenza del governatore FVG Serracchiani e di altri esponenti di
spicco della giunta regionale, vista la sola presenza degli esponenti della giunta comunale di
Artegna le chiediamo:

 - come mai non ha portato a conoscenza del convegno l’intero consiglio estendendo l’invito a
partecipare a tutti i consiglieri?

- non ritiene che, nonostante l’appuntamento rappresentasse una tappa di una serie di incontri
organizzata dalla regione, l’intero consiglio comunale avrebbe potuto arricchire il proprio
bagaglio conoscitivo partecipando alla serata? Su questo aspetto sottolineiamo la presenza
non di soli tecnici; anzi la presenza politica era molto folta.

- non crede che un convegno con questi argomenti, svolto ad Artegna alla presenza delle più
alte istituzioni regionali, meriti di essere portato a conoscenza della prima istituzione
democratica del paese ovvero il consiglio comunale?

- non ha pensato che l’argomento avrebbe potuto suscitare interesse per alcune associazioni
coinvolte sui temi come per esempio la Pro Artegna o il C.A.I. oppure per alcune attività
commerciali presenti nel nostro comune?

- ritiene giusto non aver messo a conoscenza la popolazione?


 Oltre a quanto già richiesto le riportiamo di seguito un’importante punto del regolamento che
disciplina l’utilizzo della sala consiliare. Articolo 3: L’Amministrazione comunale consente l’uso
della sala Consiliare a Enti, Società, Associazioni, Gruppi che svolgono attività ricreative e/o
culturali in Artegna compatibilmente con il calendario di utilizzo ai fini amministrativi.


La sala Consiliare può essere concessa anche a Enti, Società, Associazioni, Gruppi per dibattere

argomenti di pubblico interesse, Liste Civiche ed ai partiti politici, purché quest’ultimi dispongano

di una sezione, o circolo, nel Comune di Artegna e la riunione sia pubblica e rivolta a tutta la

cittadinanza.

 Considerando la Regione come un Ente le chiediamo:

-come è stata autorizzata la serata se essa non era pubblica? In merito nulla era stato
pubblicato sul sito internet comunale, nei locali pubblici o sulle bacheche;

-copia della domanda per l’utilizzo della sala ed anche la copia della relativa autorizzazione;

 Richiedendo cortese risposta scritta e durante la prossima seduta del consiglio comunale le
porgiamo cordiali saluti.

 Alessandro Marangoni
 Riccardo Patat
 Giovanni Mitri
 Claudia Errico

mercoledì 12 novembre 2014

RIFORMA SANITARIA: LA VERITA’ VIENE A GALLA

RIFORMA SANITARIA: LA VERITA’ VIENE A GALLA


L’OSPEDALE DI GEMONA DIVENTERA’ UN PRESIDIO PER LA SALUTE

Le bugie hanno le gambe corte anche se a dirle è il PD regionale, partito che ultimamente si è costruito questa specie di immunità, un velo protettivo su tutto quello che fa o, aggiungiamo noi, disfa!
Eh si, è giusto dire disfa. Dopo la serata di Gemona organizzata dai comitati a difesa dell’ospedale San Michele emerge finalmente, senza discussioni o sfumature, la verità riguardo a ciò che comporta la riforma della Sanità regionale per il nostro comprensorio.
Nel poco spazio concessoci dalla maggioranza che governa Artegna sull’ultimo numero di InformArtegna avevamo potuto esprimere la nostra contrarietà verso una riforma, quella Serracchiani-Telesca, che accentra tutto verso i grandi centri creando un forte disagio per i territori pedemontani e montani già di per se penalizzati.
Ora chiarezza è fatta, anche se per noi era tutto chiaro fin dall’inizio e potrebbe tradursi in una beffa tremenda, in quanto tra poco l’ospedale San Michele non sarà più un ospedale. Possiamo dire questo perché dopo la serata pubblica di Gemona, alla presenza di diversi consiglieri regionali di tutti gli schieramenti, è emersa la verità ovvero che, gradualmente (vedremo quanto!), l’ospedale San Michele:
-verrà convertito a presidio per la Salute e quindi non sarà più un ospedale;
-non avrà più il pronto soccorso che verrà tramutato in un punto di primo intervento e accoglierà solo codici bianchi e verdi mentre non accoglierà più codici rossi e gialli, con una disponibilità del servizio ad applicazione totale delle riforma di 12 ore;
-non avrà più l’area di emergenza annessa al pronto soccorso;
-perderà una trentina di posti letto;
-avrà una sola ambulanza (sperando si muova assieme ad un medico);
-diventerà un grande poliambulatorio;
-avrà 8 posti letto per i degenti che non possono essere tenuti a casa ma che verranno seguiti dai medici condotti e quindi, anche i medici condotti di Artegna, a turno, andranno nel grande Poliambulatorio di Gemona.
Queste sono le certezze che sono emerse e sulle quali nessun consigliere regionali del PD presente alla serata (Cremaschi, Boem, Agnola) ha potuto mentire anche perché di fronte, oltre ad avere i loro avversari politici (Zilli-Lega, Revelant-Ar, Riccardi-Fi, Novelli-Fi, Savino-Fi) ed anche qualche alleato che la riforma non l’aveva votata (Pustetto-Sel), si sono trovati una platea preparata ed anche molto arrabbiata. All’interno della sala di Salcons era palpabile la tensione da parte di molti cittadini consapevoli del tranello che questa riforma contiene per la pedemontana.
Va sottolineato che tutti i servizi che secondo la Serracchiani e l’assessore alla Sanità Telesca verranno ampliati o portati a Gemona per addolcire la pillola al comprensorio, sono servizi che già ci sono e che funzionano. Serracchiani e Telesca tra l’altro hanno inviato una lettera dicendo che non avrebbero potuto presenziare….
In questi giorni abbiamo letto su un giornale locale un titolone con scritto “Serracchiani rassicura l’ospedale non chiuderà”. Effettivamente non chiuderà ma come è ormai chiaro NON SARA’ PIU’ UN’OSPEDALE!
Condividiamo totalmente il messaggio finale del Sindaco di Gemona Paolo Urbani il quale, a dir poco arrabbiato, si è rivolto tra gli altri anche ai suoi colleghi sindaci facenti parte del PD, che fino ad ora hanno appoggiato la riforma per non andare contro al proprio partito. Il Sindaco di Gemona su di loro si è espresso dicendo senza mezze parole: “PRIMA IL TERRITORIO E LA NOTRA GENTE, DOPO IL PARTITO”.
Come potremmo non essere d’accordo su questo; abbiamo sempre sostenuto QUESTO CONCETTO NATURALE e lo sosteniamo anche ora su un argomento delicato come questa riforma sulla quale il nostro Sindaco assieme alla Giunta comunale ed alla maggioranza al completo non ha esitato ad allinearsi con la linea di partito, appoggiando la riforma, mettendo in secondo piano il proprio territorio e ridicolizzando l’opposizione preoccupata.
Ma prima o poi tutti i nodi vengono al pettine!

Ora non ci resta che proseguire questa battaglia, ringraziando i comitati a difesa del San Michele e assicurando loro il nostro appoggio per riuscire a cambiare questa riforma e garantire alla nostra gente un  servizio sanitario adeguato. 

Urbani alza il tiro

GEMONA  Il sindaco si scaglia contro il ridimensionamento "dell'unico Ospedale antisismico"

dal Gazzettino

martedì 11 novembre 2014

Ospedale, Gemona non vuole arrendersi 

(dal Messaggero Veneto)

Gemona non si arrende e continua la sua battaglia a difesa dell’ospedale e ora, su invito del Coordinamento dei comitati, l’assemblea popolare ha votato con decisione il suo ordine del giorno per chiedere al Consiglio regionale di modificare la legge di riforma della sanità.Leggi su "Messagero Veneto"

mercoledì 5 novembre 2014

Volantino Assemblea Gemona


RIFLESSIONI SULLA SERATA PD A GEMONA

A distanza di ventiquattro ore non riesco ancora a distogliere il pensiero dalla serata di ieri, organizzata dal PD di Gemona (o dai PD del comprensorio), in cui ho avuto l’onore di ascoltare la Governatrice fvg Serracchiani assieme all’assessore alla Sanità fvg  Telesca. E’ stata, per quanto mi riguarda, una serata di quelle imbarazzanti, che ti lasciano l’amaro in bocca e ti fanno capire la qualità ed il livello di coloro che ti governano a gestiscono la nostra sanità.
Ho potuto ascoltare la superficialità della Serracchiani su un tema così importante; oltre a riempirsi la bocca di alcune frasi ridondanti sull’ospedale di Gemona e per il nostro territorio come: implementeremo i servizi; miglioreremo l’assistenza; aumenteremo l’assistenza domiciliare ecc…nulla di concreto ha saputo dire o portare. Perché è evidente che le belle (neanche tanto) parole per essere messe in pratica vanno riportate su un testo (legge) ed approvate. E su questo mai la Serracchiani ha asserito paventando qualche modifica dell’attuale testo che prevede un ridimensionamento dell’ospedale di Gemona.
Evidentemente il governatore fvg, in altre faccende già impegnato (PD nazionale), ha imparato un copione e non sa dire altro. Emerge oramai in maniera palese che questa riforma, se non verrà modificata in tempi brevi, penalizzerà enormemente il nostro territorio. L’ospedale di Gemona non avrà più il pronto soccorso, non potrà più accogliere codici rossi o gialli, avrà invece un semplice punto di primo intervento per accogliere i codici bianchi e verdi mentre per quanto riguarda le degenze si trasformerà un una sorta RSA e poco altro. Gradualmente, ma non molto, alla notte il presidio verrà chiuso e chi passerà troverà la porta chiusa.
Tutto ciò secondo me è scandaloso, mi fa rabbrividire pensando alla pedemontana ma non solo, anche a tutta quella parte montana (vedi Canal del Ferro e Val Canale) sempre più lontana da un servizio sanitario di prim’ordine ed al tarcentino che spesso indirizzava i propri cittadini verso Gemona. C’è veramente da augurarsi che dal primo gennaio in poi nella nostra zona delle patologie purtroppo comuni per le quali i tempi di intervento sono fondamentali come gli infarti o gli ictus calino drasticamente altrimenti potremmo veramente venire a conoscenza di brutte storie.
Una riflessione va fatta anche sull’Assessore Telesca la quale mi dicono sia un assessore tecnico ma, caso strano, sulle domande tecniche fa rispondere i tecnici. In questo caso per rispondere sui numeri attuali dell’ospedale di Gemona ha fatto intervenire il Dirigente Marcolongo il quale ha letto dei dati sbagliati. Il Dirigente, con fare saccente, snocciolava dati tipo 35 interventi di pronto soccorso di cui 7 codici rossi 28 codici bianchi e verdi nel 2013…immaginiamo nell’ultimo periodo del 2013. Fortunatamente tra il pubblico era presente un’infermiera che prontamente, con dati ufficiali, sbugiardava il Dirigente. Solo i codici rossi in quel periodo erano stati ben 129. A quel punto il dott. Marcolongo annuiva e diceva di aver sbagliato dati. INCREDIBILE, DICO INCREDIBILE!
A nulla valgono le scuse della Governatrice! Quando si leggono dei numeri ci si può sbagliare ma qui si è oltrepassato il confine del ridicolo, anche perché attorno ai numeri sbagliati è stato fatto il ragionamento che giustificava la chiusura del pronto soccorso a favore del punto di primo intervento.
E se non ci fosse stata l’infermiera tra il pubblico? Bella presa in giro generale!
Io sinceramente come piccolo amministratore, seppur di opposizione, del nostro comune mi sono veramente sentito una volta ancora preso in giro su un tema così importante.

Governatore e Assessore hanno dato prova di assoluta impreparazione e superficialità sull'argomento e considerando che altre riforme sono al vaglio di questa giunta mi auguro che questo pool di persone al servizio della Serracchiani non devasti irrimediabilmente il Friuli.
                                                                                                                            Alessandro Marangoni 


BILANCIO E TRIBUTI: CI VUOLE PIÙ EQUITÀ!


Nella seduta di consiglio dello scorso 3 luglio c’è stata la discussione e di seguito l’approvazione del bilancio di previsione 2014 ed in seguito sullo stesso vi è stata una sostanziosa variazione nella seduta del 04-10-2014. Come già successo nel corso del 2013 il bilancio di previsione è stato presentato ad annata abbondantemente in corso. Ciò si è reso obbligatorio, negli ultimi 2 anni in particolare, in quanto solo nella seconda metà dell’anno c’è stata chiarezza per quanto riguarda i trasferimenti ordinari nei comuni da parte della Regione. I trasferimenti ordinari sono ritornati su livelli sufficienti, come nel 2012, in seguito ad un 2013 di forte calo. Per commentare con adeguatamente un bilancio dovremmo scrivere almeno una decina di pagine rischiando seriamente di annoiarvi per questo abbiamo deciso di soffermarci solo su alcune parti fondamentali.
Una rilevante importanza nelle voci di entrata del nostro bilancio è rappresentata dalla parte tributaria. E’ su questo tema che abbiamo concentrato gran parte dei nostri ragionamenti che vogliamo sottoporvi. L’introduzione della IUC che comprende al suo interno l’Imu (sulle seconde case e terreni fabbricabili), la TARI (tassa sui rifiuti) e la TASI (tassa sui servizi indivisibili) è stata la principale novità di bilancio. La somma di queste, assieme all’addizionale IRPEF aumentata nel 2014 dello 0,1% (40.000€ anche se il Sindaco si è ben guardato dal riportarlo su InformArtegna) ed ad alcune piccole voci di imposte si attesta sui 975.854€. Nel 2013 le stesse voci (ad eccezion fatta per le Tasi) portavano all’ente 963.155€. In pratica tra il 2013 ed il 2014 i cittadini di Artegna hanno visto aumentare le tasse verso l’ente comunale globalmente per  12.600€. Le nostre osservazioni in merito non si sono focalizzate sull’aumento (poco più dell1%) ma sul metodo di distribuzione delle imposte. E’ indubbio infatti che la TASI rappresenta una ulteriore anomalia che provoca una tassazione distribuita in maniera poco equa e di seguito vi spieghiamo il perché. La TASSA SUI SERVIZI INDIVISIBILI stimata per Artegna sui 90.000€ dovrebbe servire a coprire una parte di quei servizi che riguardano la collettività come l’illuminazione pubblica o la manutenzione delle strade ma il calcolo di essa si fa in base alla proprietà; il metodo di calcolo è identico a quello dell’IMU. Proprio per questo ci sono varie criticità che di seguito elenchiamo:
-chi vive in affitto non paga pur usufruendo comunque delle strade e dell’illuminazione pubblica alla stessa maniera di coloro che hanno una casa di proprietà piccola o grande;
-non c’è una vera agevolazione per le categorie meno abbienti (vedi anziani, famiglie monoreddito, persone in particolare difficoltà);
 -la TASI non tiene assolutamente in considerazione il reddito.
In pratica si tratta dell’ennesima patrimoniale che purtroppo, viste le caratteristiche della nostra popolazione e delle nostre abitazioni, colpisce di più le fasce deboli. La nostra proposta in merito è stata da subito quella di agire come molti comuni della zona (nel nostro comprensorio quasi tutti) hanno fatto, ovvero, tenere la TASI a 0 per le abitazioni lasciandola solo per le pertinenze andando invece ad innalzare l’addizionale comunale Irpef di un ulteriore 0,1%. Ricordiamo che l’addizionale Irpef si applica solo verso chi ha reddito, non si applica sulle pensioni minime, non si applica su chi è in cassa integrazione. In pratica viene pagata da chi può in proporzione al proprio reddito. La nostra proposta non è stata accettata ma su questo ragionamento, in attesa ormai delle nuove disposizioni nazionali, non intendiamo desistere. Stiamo infatti valutando un metodo di addizionale Irpef, già attuato a Gemona, proporzionale-progressivo che sarebbe garante nel salvaguardare le fasce deboli  e farebbe contribuire chi ha la possibilità di farlo.
Per quanto riguarda le uscite vi è stata una sostanziale conferma di previsione per tutti i servizi già in essere. Le associazioni culturali e sportive potranno usufruire degli stessi contributi dell’annata precedente.

Un capitolo a parte lo merita l’Associazione Crescere con i Piccoli che gestisce l’asilo Parrocchiale. In questo caso abbiamo appoggiato la richiesta del gruppo @rtegna e Oltre volta a dare all’associazione un maggior contributo per potere sostenere un servizio importante per la nostra comunità in serio pericolo dopo i tagli dei contributi verso le scuole paritarie attuati da Stato e Regione.

Da INFORMARTEGNA

martedì 4 novembre 2014

Il Partito Democratico, a Gemona spiega la Riforma Sanitaria


La presidente della Regione dà garanzie su mantenimento e aumento dei servizi. Ma i comitati e la gente protestano: vogliono garanzie sul pronto soccorso

GEMONA. L’infermiera dall’inflessione croata che bacchetta la Governatrice dall’accento romano. In mezzo, la paura della gente di perdere il pronto soccorso. Sì, perché a mettere in difficoltà Debora Serracchiani (facendole alzare la voce anche con un «porca miseria») sono stati almeno due gemonesi: l’infermiera professionale Zaga Balog, italiana appunto di origini croate, e il romano di nascita Mirko Ricci. Quest’ultimo ha mandato su tutte le furie la Governatrice chiedendole se si sentisse friulana come lui, essendo entrambi nativi di Roma. «Non le permetto di mettere in dubbio l’amore e l’attaccamento che ho per questa terra», la risposta.   Leggi su Messaggero Veneto

sabato 6 settembre 2014

ARTEGNA

L’opposizione: discutiamo dell’ospedale

ARTEGNA. Ordine del giorno a difesa dell'ospedale San Michele di Gemona, quando la discussione in consiglio comunale? I gruppi consiliari di minoranza “@rtegna e oltre” e “Artigne in Comun” si fanno...Continua a leggere su "Messaggero Veneto"

Serata di informazione su "RIFORMA SANITARIA"

Ben un centinaio di persone erano presenti venerdì sera (5 settembre 2014) in sala consiliare ad  Artegna alla serata informativa sulla riforma sanitaria Serracchiani-Telesca. Molto soddisfatti per la buona risposta della popolazione all’incontro i consiglieri comunali di minoranza Alessandro Marangoni (Artigne in Comùn) e Riccardo Patat (@rtegna e Oltre) organizzatori e moderatori della serata.  La dott. Monica Feragotto, rappresentante dello storico gruppo “Cicogna” a difesa dell'ospedale San Michele, è intervenuta presentando una proiezione di diapositive finalizzate a chiarificare i contenuti della riforma, attualmente in discussione ed in prossima approvazione in consiglio regionale. Sono intervenuti inoltre Giuseppe Artale presidente del comitato San Michele; Roberto Revelant (consigliere regionale di minoranza AR) e il sindaco di Osoppo Paolo De Simon. Molto acceso il dibattito con il pubblico soprattutto con domande riguardanti il timore per l'effettiva chiusura del Pronto Soccorso e dell'Area di Emergenza nonché lo spostamento dei medici di base a Gemona. Tra i cittadini si è manifestata la seria preoccupazione che l’ospedale San Michele di Gemona diventi una sorta di grande poliambulatorio (come previsto sulla riforma). In molti inoltre non conoscevano le effettive ricadute della riforma sul territorio e non erano nemmeno a conoscenza del parere favorevole su essa espresso dal sindaco di Artegna Aldo Daici in qualità di commissario straordinario della Comunità Montana del Gemonese, Val Canale Canal del Ferro e membro del Comitato Autonomie Locali (Cal).

mercoledì 4 giugno 2014

Discorso d'insediamento al Consiglio Comunale

Buona sera a tutti,
ci troviamo a commentare l’esito del voto del 25 maggio che ha dato vita a questa nuova assemblea comunale. Come candidato sindaco appoggiato dalle tre liste Artigne in Comùn, @rtegna e Oltre e Prima Artegna, voglio anzitutto ringraziare ufficialmente i 785 cittadini che hanno riposto la fiducia su di me e sui candidati consiglieri a me in appoggio. Un sentito ringraziamento lo faccio anche alle liste che mi hanno appoggiato per la fattiva collaborazione e sostegno ricevuti. E’ stata personalmente un’esperienza molto importante e comunque nel suo complesso positiva.
In questo periodo infatti ho potuto conoscere o approfondire meglio il contatto con molti cittadini, ascoltandoli e confrontandomi con loro anche a lungo.
Ho potuto toccare con mano i desideri e i sogni dei giovani, le difficoltà e le insicurezze delle famiglie dettate dal momento di crisi, i timori e le esigenze degli anziani.
Se penso a tutti i colloqui che ho tenuto in questo periodo posso dire che ho ampliato enormemente il mio bagaglio di conoscenze inerente la nostra comunità ed il nostro comprensorio.
Sono anche particolarmente soddisfatto perché sono e siamo stati capaci di riportare la politica nelle piazze, cosa che ad Artegna mancava da molti anni, con un comizio finale partecipato in piazza Marnico.
Come dissi quella sera “la politica, quella vera, serve per gestire meglio le cosa pubblica e secondo me deve ripartire proprio dal basso, dalle strade, dalle piazze, dal confronto, tra la gente.
Ma forse, la cosa più importante è il progetto di unione di persone e di forze che ho e abbiamo voluto a tutti i costi costruire attorno ad un unico programma e presentare alla comunità di Artegna. Il progetto purtroppo non ha avuto il consenso della maggioranza degli arteniesi, evidentemente qualcosa ho e abbiamo sbagliato, perché è ovvio che avevamo partecipato per vincere e governare in questi 5 anni. Ora avremo tempo di analizzare molte cose, ma siamo consapevoli di aver posto le basi per poter proseguire con la costruzione di una valida e ancor più forte alternativa all’attuale maggioranza.
Facendo una rapida analisi politica del voto, devo dire che Artegna si è dimostrata in linea con il momento in quanto, in generale, in poche o pochissime situazioni vi è stato un cambiamento di rotta. Guardando con attenzione i comuni della nostra zona, la scelta dei cittadini ha sempre premiato le compagini che si ripresentavano, facendo prevalere la continuità rispetto al cambiamento.
C’è inoltre, nel voto di Artegna, una chiara analogia tra le elezioni europee e quelle comunali. Infatti nel test europeo il centro sinistra, facendo la somma dei partiti, nel suo complesso si è attestato circa sugli 850 voti mentre il centro destra si è fermato circa a 620 voti registrando il minimo storico. Se a questi numeri aggiungiamo i voti del Movimento 5 Stelle e li dividiamo a metà tra i due schieramenti il voto comunale torna quasi a perfezione. E’ vero, molte volte si dice che alle comunali contano le persone e non le ideologie, ma in questo caso mi sento di dire che la politica nazionale, sommata al vento di continuità, ha preso il sopravvento. Qualche elettore di sinistra può aver votato per me come qualche elettore di destra può aver votato per il mio avversario, ma alla fine anche questo dato si equilibra ed il risultato politico è indiscutibile: Artegna dopo molti anni è di centro-sinistra. Altro aspetto importante non trascurabile è che in questi ultimi anni si è tagliato il nastro su diverse opere (castello in primis), già impostate, progettate e finanziate da amministrazioni precedenti, producendo un effetto abbagliante nei confronti di molti elettori che hanno premiato chi ha tagliato i nastri non ricordando bene come le cose siano andate nella realtà. E qui mi sento di dire che qualche errore di comunicazione da parte mia e nostra su tutto ciò c’è stato. Avremmo sicuramente dovuto rimarcare tutto questo, ma proprio io ho scelto di evitare ciò e di concentrarmi sul futuro.
Una breve e coincisa analisi va fatta anche sulla campagna elettorale.
Ho condotto una campagna elettorale leale, cercando di parlare solo ed unicamente del nostro progetto, dei gruppi che mi appoggiavano e dei candidati consiglieri, dando precedenza assoluta alla proposta e rispettando l’avversario. Io non mi sono mai permesso di dare giudizi sui candidati consiglieri della lista avversaria, ai quali va il mio massimo rispetto e considerazione assieme alle mie sincere congratulazioni e auguri di buon lavoro. Sono convinto che chi porta rispetto verso gli altri verrà corrisposto, chi non lo porta, racconta bugie e passa sopra a tutto e a tutti pur di raggiungere i propri obbiettivi, prima o poi verrà ripagato con la medesima moneta.
Da oggi parte per noi una nuova stagione, di nuovo in opposizione, ma rinnovati, magari non molto dai consiglieri eletti, ma sicuramente da un gruppo di persone al seguito determinato a proseguire. Faremo un’opposizione, laddove ci verrà permesso, costruttiva. Valuteremo con attenzione l’operato della nuova giunta e della maggioranza cercando di dare la massima precedenza agli argomenti basilari del nostro programma. Riteniamo infatti importante far accogliere le nostre proposte riguardanti la partecipazione dei cittadini alla vista amministrativa, istituendo tra le altre cose i rappresentanti di borgata, la consulta giovanile ma non solo, prestando anche una grande attenzione verso la famiglia in tutte le sue componenti.
Porremo grande attenzione verso l’istruzione ad ogni livello, cercheremo di apportare le nostre proposte per far prevalere, nei limiti delle poste di bilancio, una politica fiscale più giusta ed equa nei confronti dei cittadini e delle categorie produttive. Porremo sempre un occhio di riguardo per conservare e potenziare l’assistenza agli anziani, fatta tramite il volontariato possibilmente disinteressato e non politico ed anche fatta attraverso i servizi dell’azienda sanitaria.
In un periodo di riforme, ci impegneremo per far sì che il nostro comune abbia una collocazione omogenea al suo territorio ed il nostro impegno non mancherà nelle proposte per cercare di valorizzare le nostre risorse, mantenere il patrimonio, sostenere le associazioni e difendere i servizi dell’ospedale di Gemona.

Penso che un’opposizione di qualità, e noi lo siamo in quanto potremmo essere senz’altro un’ottima giunta, oggi debba essere in grado di fare questo, cercare di far applicare il più possibile il proprio programma e controllare con fermezza la correttezza dell’operato di chi governa. Se sugli argomenti appena elencati troveremo degli spiragli nella maggioranza daremo il nostro apporto ed anche il nostro voto, se la collaborazione non sarà possibile ci faremo sentire e l’opposizione sarà molto dura. Concludo dicendo che pur nelle difficoltà che può creare una sconfitta sono convinto che quando si unisce, si garantisce la massima trasparenza, escludendo ogni forma di clientelismo, prima o poi i risultati arrivano. Ho e abbiamo dato il massimo per vincere, non ci siamo riusciti, rispettiamo il giudizio degli elettori; abbiamo comunque unito e andremo avanti compatti con l’obbiettivo di lavorare per diventare maggioranza della nostra comunità.
Alessandro Marangoni

venerdì 30 maggio 2014

Riunione preparatoria al Consiglio Comunale


La panchina è vuota

Il Gruppo Artigne in Comun si è riunito questa sera per una riflessione sull'esito delle elezioni comunali.

Dopo le varie valutazioni e le autocritiche sui motivi della sconfitta il Gruppo ha deciso di non "sedersi in panchina".

Tutti i componenti hanno la consapevolezza di aver fatto una campagna elettorale onesta, forse poco incisiva e convincente ma si dichiarano pronti comunque ad impegnarsi ,  non solo per vigilare o fare una giusta opposizione  in Consiglio Comunale ma anche per  proporre e sostenere azioni e opere nella nostra comunità che è composta da settecentottantacinque cittadini che credevano in noi e dal restanti milleventicinque votanti che hanno preferito la strada vecchia.

Per questo i consiglieri di minoranza saranno presenti al primo Consiglio Comunale di questo mandato in data 04/06/2014 alle ore 20:30 

venerdì 23 maggio 2014

venerdì 16 maggio 2014

Lettera dei giovani di "ARTIGNE in COMUN" agli arteniesi

Sembra quasi scontato trovare il capitolo “giovani” in un programma elettorale e leggerci dentro frasi del tipo “i giovani sono il futuro del nostro paese”.
Poi, però, molte volte e con rammarico scopriamo che le parole si lasciano scrivere e che comandano sempre gli stessi ed i giovani, purtroppo si perdono per strada… Tante volte a causa della nostra giovane età non veniamo presi in considerazione o comunque non riusciamo ad esprimerci come vorremmo: dobbiamo farci sentire e non aspettare sempre che qualcuno decida per noi senza nemmeno consultarci.
Il progetto giovani di “Artigne in Comùn” non vuole di certo essere etichettato in questo modo. In questi anni, grazie ad Alessandro Marangoni, abbiamo cercato di essere parte integrante di questo gruppo e la nostra partecipazione è stata fondamentale per la realizzazione del programma elettorale.
Vogliamo che i giovani come noi diventino protagonisti nella vita del nostro paese. Solo attraverso il confronto e la conoscenza delle problematiche e delle richieste del mondo giovanile, possiamo migliorare; ed è nostro intento farlo insieme a te se tu vorrai. Ma per fare ciò abbiamo bisogno del tuo sostegno alle prossime elezioni comunali del 25 maggio: ogni voto ponderato, strappato all’indifferenza, sarà apprezzato, poiché potrà dare libera espressione a persone che si sono soffermate a pensare al proprio futuro e non sono rimaste passive in balia degli eventi.

I giovani di “Artigne in Comun”
Michael Vidoni, Lorenzo Metus, Francesco Tonello, Cristina Missio, Giorgio Filaferro

lunedì 12 maggio 2014

Turismo ad Artegna

Marangoni punta sul turismo Dal Gazzettino.it

Unire sport, cultura e natura per valorizzare il territorio e dare impulso all'economia locale


Alessandro Marangoni è atteso da due sfide niente male: da un lato la paternità, visto che la moglie Cinzia ha dato alla luce martedì scorso il primogenito Nicolò, dall'altro la scalata al municipio di Artegna. Di energia però ne ha da vendere, e dev'essere anche questo entusiasmo che ha contagiato le tante persone che lo appoggiano, che si sono organizzate in tre liste, tenute a battesimo giovedì sera in sala consiliare: l'orgogliosamente apolitica «Artegna e @ltre», l'autonomista «Prima Artegna!» e, dulcis in fundo, «Artigne in Comun», il «progetto civico» del candidato sindaco. Uno che crede che «la passione e la voglia di mettersi in gioco per il paese siano più importanti di tutte le difficoltà che si devono affrontare»: e che in primo luogo vuole «dialogare con la comunità, attraverso un costante ascolto, per unire e rasserenare il paese, e fare in modo che la partecipazione alla vita della comunità aumenti davvero». Per questo Marangoni ha in mente di far eleggere ai borghi il loro rappresentante e istituire consulte tematiche e una consulta giovanile. Nell'«impostare la gestione della cosa pubblica in modo trasparente, senza clientelismi, il più possibile condivisa» sta anche l'impegno di avvicinare l'amministrazione al cittadino ampliando orari di ricevimento e studiando persino una «app del cittadino» per portare il Comune su smartphone e tablet.
Per far crescere Artegna serve però inserirla in un contesto più ampio, per ottenere migliori servizi per i cittadini con minori costi. E se questo è l'ultimo paese dell'Alto Friuli, «quindi deve tenere aperto il dialogo con Gemona e Montenars, anche con altri comuni più vicini al nostro come Magnano in Riviera, Buja, Osoppo si può sviluppare una visione comprensoriale, in un'ottica di continuità territoriale e socio-culturale». Così sarà possibile attirare nuovi investimenti sul territorio e sostenere con politiche fiscali adeguate le famiglie e le imprese per poter dare una svolta occupazionale soprattutto a beneficio dei giovani. Determinante per Marangoni è «la valorizzazione delle principali risorse di Artegna: il Ledra, le risorgive, le prese dell'acquedotto, i percorsi escursionistici che col nordic walking e la mountain bike potrebbero dare respiro anche a un turismo ecocompatibile il cui impatto sul territorio potrebbe essere interessante».
Ciò potrebbe essere coniugabile col neo restaurato castello e il colle di San Martino: luoghi simbolo della comunità dove gli scavi archeologici devono continuare. Insieme turismo, sport e cultura potrebbero costruire un «pacchetto Artegna» che valorizzi anche le chiesette votive. E anche le opere pubbliche non vanno dimenticate. «Va sfruttato il centro polifunzionale di via Vicenza e la viabilità va curata a dovere. Inoltre serve dare copertura al centro sociale e bonificare l'ex centro raccolta rifiuti, nonché ristrutturare gli alloggi comunali e promuovere la riqualificazione energetica degli edifici pubblici. Perché lo sviluppo dell'Artegna di domani inizia dal rispetto del suo ambiente».

Le Liste @rtegna e Oltre, Prima Artegna e Artigne in Comun si presentano alla popolazione assieme al candidato Sindaco Alessandro Marangoni












martedì 29 aprile 2014

Promuovere il castello

Dal  Messaggero Veneto: “Pacchetto” per promuovere il castello: L'idea di Marangoni


ARTEGNA Un “pacchetto Artegna” per promuovere il castello Savorgnan, il maniero sul colle di San Martino che è stato inaugurato pochi mesi fa e che risulta essere il primo castello nel Gemonese ricostruito interamente dopo il terremoto del 1976. La proposta arriva da Alessandro Marangoni, candidato sindaco sostenuto dalle liste Artigne in Comun, @rtegna e oltre, e Prima Artegna: «Vogliamo che il patrimonio di Artegna venga valorizzato al massimo – dice Marangoni – ma ancora più importante sarà rendere il rinato castello Savorgnan centrale nella vita di tutti gli arteniesi. Sarà fondamentale la gestione dell’opera, affinchè diventi un’opportunità di sviluppo per tutto il territorio. Intendiamo inserire castello e colle all’interno di percorsi culturali qualificanti, cercando di creare un “pacchetto Artegna” promozionale che valorizzi il castello e le nostre molte opere architettoniche e naturalistiche, legandole in un percorso ragionato. Il castello poi andrà inevitabilmente legato a progetti regionali già esistenti, come per esempio Castelli aperti e alle scuole, collegando le strutture museali del maniero alla programmazione scolastica». Il castello Savorgnan è stato ricostruito nel corso degli anni per opera di diverse amministrazioni che si sono susseguite. Tra gli altri impegni di Marangoni, la trasparenza e l’ascolto verso i cittadini: «Per raggiungere questi obiettivi abbiamo pensato di istituire alcune figure come il rappresentante di borgata o di zona e nuovi luoghi d’incontro, come consulte tematiche e una consulta giovanile under 30. Inoltre – conclude il candidato – vorremmo avviare diversi servizi per avvicinare l’amministrazione al cittadino, utilizzando tutti i moderni strumenti di comunicazione e progettando una “App del cittadino” in grado di garantire accesso semplice e diretto alle informazioni». Piero Cargnelutti