BILANCIO E TRIBUTI: CI VUOLE PIÙ EQUITÀ!
Nella seduta
di consiglio dello scorso 3 luglio c’è stata la discussione
e di seguito l’approvazione del bilancio di previsione 2014 ed in seguito sullo
stesso vi è stata una sostanziosa variazione nella seduta del 04-10-2014. Come
già successo nel corso del 2013 il bilancio di previsione è stato presentato ad
annata abbondantemente in corso. Ciò si è reso obbligatorio, negli ultimi 2
anni in particolare, in quanto solo nella seconda metà dell’anno c’è stata chiarezza
per quanto riguarda i trasferimenti ordinari nei comuni da parte della Regione.
I trasferimenti ordinari sono ritornati su livelli sufficienti, come nel 2012,
in seguito ad un 2013 di forte calo. Per commentare con adeguatamente un
bilancio dovremmo scrivere almeno una decina di pagine rischiando seriamente di
annoiarvi per questo abbiamo deciso di soffermarci solo su alcune parti
fondamentali.
Una
rilevante importanza nelle voci di entrata del nostro bilancio è rappresentata
dalla parte tributaria. E’ su questo tema che abbiamo concentrato gran parte
dei nostri ragionamenti che vogliamo sottoporvi. L’introduzione della IUC che
comprende al suo interno l’Imu (sulle seconde case e terreni fabbricabili), la
TARI (tassa sui rifiuti) e la TASI (tassa sui servizi indivisibili) è stata la
principale novità di bilancio. La somma di queste, assieme all’addizionale
IRPEF aumentata nel 2014 dello 0,1% (40.000€
anche se il Sindaco si è ben guardato dal riportarlo su InformArtegna) ed ad
alcune piccole voci di imposte si attesta sui 975.854€. Nel 2013 le stesse voci
(ad eccezion fatta per le Tasi) portavano all’ente 963.155€. In pratica tra il
2013 ed il 2014 i cittadini di Artegna hanno visto aumentare le tasse verso
l’ente comunale globalmente per 12.600€.
Le nostre osservazioni in merito non si sono focalizzate sull’aumento (poco più
dell1%) ma sul metodo di distribuzione delle imposte. E’ indubbio infatti che
la TASI rappresenta una ulteriore anomalia che provoca una tassazione
distribuita in maniera poco equa e di seguito vi spieghiamo il perché. La TASSA SUI SERVIZI INDIVISIBILI
stimata per Artegna sui 90.000€ dovrebbe servire a coprire una parte di quei
servizi che riguardano la collettività come l’illuminazione pubblica o la
manutenzione delle strade ma il calcolo di essa si fa in base alla proprietà;
il metodo di calcolo è identico a quello dell’IMU. Proprio per questo ci sono
varie criticità che di seguito elenchiamo:
-chi vive in
affitto non paga pur usufruendo comunque delle strade e dell’illuminazione
pubblica alla stessa maniera di coloro che hanno una casa di proprietà piccola
o grande;
-non c’è una
vera agevolazione per le categorie meno abbienti (vedi anziani, famiglie
monoreddito, persone in particolare difficoltà);
-la TASI non tiene assolutamente in
considerazione il reddito.
In pratica
si tratta dell’ennesima patrimoniale che purtroppo, viste le caratteristiche della
nostra popolazione e delle nostre abitazioni, colpisce di più le fasce deboli.
La nostra proposta in merito è stata da subito quella di agire come molti
comuni della zona (nel nostro comprensorio quasi tutti) hanno fatto, ovvero,
tenere la TASI a 0 per le abitazioni lasciandola solo per le pertinenze andando
invece ad innalzare l’addizionale comunale Irpef di un ulteriore 0,1%. Ricordiamo
che l’addizionale Irpef si applica solo verso chi ha reddito, non si applica
sulle pensioni minime, non si applica su chi è in cassa integrazione. In
pratica viene pagata da chi può in proporzione al proprio reddito. La nostra
proposta non è stata accettata ma su
questo ragionamento, in attesa ormai delle nuove disposizioni nazionali, non
intendiamo desistere. Stiamo infatti valutando un metodo di addizionale Irpef,
già attuato a Gemona, proporzionale-progressivo che sarebbe garante nel
salvaguardare le fasce deboli e farebbe
contribuire chi ha la possibilità di farlo.
Per quanto
riguarda le uscite vi è stata una sostanziale conferma di previsione per tutti
i servizi già in essere. Le associazioni culturali e sportive potranno
usufruire degli stessi contributi dell’annata precedente.
Un capitolo
a parte lo merita l’Associazione Crescere con i Piccoli che gestisce l’asilo
Parrocchiale. In questo caso abbiamo appoggiato la richiesta del gruppo @rtegna
e Oltre volta a dare all’associazione un maggior contributo per potere
sostenere un servizio importante per la nostra comunità in serio pericolo dopo
i tagli dei contributi verso le scuole paritarie attuati da Stato e Regione.
Nessun commento:
Posta un commento