lunedì 12 maggio 2014

Turismo ad Artegna

Marangoni punta sul turismo Dal Gazzettino.it

Unire sport, cultura e natura per valorizzare il territorio e dare impulso all'economia locale


Alessandro Marangoni è atteso da due sfide niente male: da un lato la paternità, visto che la moglie Cinzia ha dato alla luce martedì scorso il primogenito Nicolò, dall'altro la scalata al municipio di Artegna. Di energia però ne ha da vendere, e dev'essere anche questo entusiasmo che ha contagiato le tante persone che lo appoggiano, che si sono organizzate in tre liste, tenute a battesimo giovedì sera in sala consiliare: l'orgogliosamente apolitica «Artegna e @ltre», l'autonomista «Prima Artegna!» e, dulcis in fundo, «Artigne in Comun», il «progetto civico» del candidato sindaco. Uno che crede che «la passione e la voglia di mettersi in gioco per il paese siano più importanti di tutte le difficoltà che si devono affrontare»: e che in primo luogo vuole «dialogare con la comunità, attraverso un costante ascolto, per unire e rasserenare il paese, e fare in modo che la partecipazione alla vita della comunità aumenti davvero». Per questo Marangoni ha in mente di far eleggere ai borghi il loro rappresentante e istituire consulte tematiche e una consulta giovanile. Nell'«impostare la gestione della cosa pubblica in modo trasparente, senza clientelismi, il più possibile condivisa» sta anche l'impegno di avvicinare l'amministrazione al cittadino ampliando orari di ricevimento e studiando persino una «app del cittadino» per portare il Comune su smartphone e tablet.
Per far crescere Artegna serve però inserirla in un contesto più ampio, per ottenere migliori servizi per i cittadini con minori costi. E se questo è l'ultimo paese dell'Alto Friuli, «quindi deve tenere aperto il dialogo con Gemona e Montenars, anche con altri comuni più vicini al nostro come Magnano in Riviera, Buja, Osoppo si può sviluppare una visione comprensoriale, in un'ottica di continuità territoriale e socio-culturale». Così sarà possibile attirare nuovi investimenti sul territorio e sostenere con politiche fiscali adeguate le famiglie e le imprese per poter dare una svolta occupazionale soprattutto a beneficio dei giovani. Determinante per Marangoni è «la valorizzazione delle principali risorse di Artegna: il Ledra, le risorgive, le prese dell'acquedotto, i percorsi escursionistici che col nordic walking e la mountain bike potrebbero dare respiro anche a un turismo ecocompatibile il cui impatto sul territorio potrebbe essere interessante».
Ciò potrebbe essere coniugabile col neo restaurato castello e il colle di San Martino: luoghi simbolo della comunità dove gli scavi archeologici devono continuare. Insieme turismo, sport e cultura potrebbero costruire un «pacchetto Artegna» che valorizzi anche le chiesette votive. E anche le opere pubbliche non vanno dimenticate. «Va sfruttato il centro polifunzionale di via Vicenza e la viabilità va curata a dovere. Inoltre serve dare copertura al centro sociale e bonificare l'ex centro raccolta rifiuti, nonché ristrutturare gli alloggi comunali e promuovere la riqualificazione energetica degli edifici pubblici. Perché lo sviluppo dell'Artegna di domani inizia dal rispetto del suo ambiente».

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