martedì 1 novembre 2016

InformArtegna

 
Nell’ultimo numero di InformArtegna ci eravamo lasciati sperando che l’aula del Consiglio Regionale votasse l’ammissibilità del quesito referendario per l’abrogazione della riforma sanitaria: purtroppo così non è stato, con un voto puramente politico che ha impedito di sottoporre la legge di riforma al giudizio popolare e che si è rivelato come un vero e proprio schiaffo alla volontà di molti cittadini, anche arteniesi, che in questa fase embrionale di referendum avevano dato i loro appoggio con la loro firma. Ci spiace per le molte persone di Artegna che avevano firmato condividendo assieme a noi la speranza di portare questa legge al giudizio della gente.
Relativamente all’UTI, di cui la Maggioranza che governa Artegna ha scelto di far parte, stanno emergendo una serie di problematiche di non poco conto. La prima è che, come vi avevamo già detto, l’unione territoriale tra paesi nemmeno confinanti (Artegna, Trasaghis e Venzone) non ha alcun senso: che tipo di programmazione territoriale si potrà fare tra tre comuni che non hanno una continuità? Oltre a questo sottolineiamo come questa sorta di unione sia talmente poco logica da non avere nemmeno la possibilità di permettersi un segretario o un direttore generale.
A testimonianza delle tante contraddizioni che l’ente presenta, sono state stipulate delle convenzioni con l’unione della Val Canale-Canal del Ferro per uno sportello SUAP e per la Centrale Unica di Committenza. In precedenza per questi servizi, ci riferiamo in particolare al SUAP, il comune di Artegna si rivolgeva al vicino sportello di Gemona ma ora con Gemona che ha scelto di star fuori dall’unione ciò non è più possibile. In merito alle succitate convenzioni il Sindaco ci aveva chiesto se ritenevamo discuterne in consiglio comunale ma abbiamo rinunciato a questa possibilità, dal momento che la Legge Regionale prevede che i consigli comunali esprimano soltanto un parere privo di valore. Per questo abbiamo rifiutato di convocare una seduta di consiglio che non avrebbe avuto alcun senso; il nostro parare contrario in merito alle UTI ed alla riforma degli enti locali lo abbiamo dato all’inizio ed è confermato ancor di più ora per una legge che nei vari meccanismi di attuazione prevede un sistema che esclude i consigli comunali eletti e quindi le minoranze:
Si tratta a nostro parare dell’ennesimo schiaffo alla democrazia.
Con molta preoccupazione prendiamo atto della delibera di giunta n.73/2016 relativa al
Progetto Preliminare per la Ristrutturazione dell’edificio del Poliambulatorio. Sull’opera ci eravamo già espressi contrariamente ed ora dopo il preliminare il nostro parere è ancor di più rafforzato. All’interno si prevede un auditorium: ma non ci sono già abbastanza strutture ad Artegna? Oltre a questo ci spaventa l’importo: 1.443.000€! Ci sembra veramente troppo.
Il Capogruppo Alessandro Marangoni


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