Nell’ultimo
numero di InformArtegna ci eravamo lasciati sperando che l’aula del
Consiglio Regionale votasse l’ammissibilità del quesito
referendario per l’abrogazione della riforma sanitaria: purtroppo
così non è stato, con un voto puramente politico che ha impedito di
sottoporre la legge di riforma al giudizio popolare e che si è
rivelato come un vero e proprio schiaffo alla volontà di molti
cittadini, anche arteniesi, che in questa fase embrionale di
referendum avevano dato i loro appoggio con la loro firma. Ci
spiace per le molte persone di Artegna
che avevano firmato condividendo assieme a noi la speranza di portare
questa legge al giudizio della gente.
Relativamente
all’UTI, di cui la
Maggioranza che governa Artegna ha scelto di far parte, stanno
emergendo una serie di problematiche di non poco conto. La prima è
che, come vi avevamo già detto, l’unione territoriale tra paesi
nemmeno confinanti (Artegna, Trasaghis e Venzone) non ha alcun senso:
che tipo di programmazione territoriale si potrà fare tra tre comuni
che non hanno una continuità? Oltre a questo sottolineiamo come
questa sorta di unione sia talmente poco logica da non avere nemmeno
la possibilità di permettersi un segretario o un direttore generale.
A
testimonianza delle tante contraddizioni che l’ente presenta,
sono state stipulate delle convenzioni con l’unione della Val
Canale-Canal del Ferro per uno sportello SUAP e per la Centrale
Unica di Committenza. In precedenza per questi servizi, ci riferiamo
in particolare al SUAP, il comune di Artegna si rivolgeva al vicino
sportello di Gemona ma ora con Gemona che ha scelto di star fuori
dall’unione ciò non è più possibile. In merito alle succitate
convenzioni il Sindaco ci aveva chiesto se ritenevamo discuterne in
consiglio comunale ma abbiamo rinunciato a questa possibilità, dal
momento che la Legge Regionale prevede che i consigli comunali
esprimano soltanto un parere privo di valore. Per questo abbiamo
rifiutato di convocare una seduta di consiglio che non avrebbe avuto
alcun senso; il nostro
parare contrario in merito alle UTI ed alla riforma degli enti locali
lo abbiamo dato all’inizio ed è confermato ancor di più ora per
una legge che nei vari meccanismi di attuazione prevede un sistema
che esclude i consigli comunali eletti e quindi le minoranze:
Si
tratta a nostro parare dell’ennesimo schiaffo alla democrazia.
Con molta preoccupazione prendiamo atto della delibera di giunta n.73/2016 relativa al Progetto Preliminare per la Ristrutturazione dell’edificio del Poliambulatorio. Sull’opera ci eravamo già espressi contrariamente ed ora dopo il preliminare il nostro parere è ancor di più rafforzato. All’interno si prevede un auditorium: ma non ci sono già abbastanza strutture ad Artegna? Oltre a questo ci spaventa l’importo: 1.443.000€! Ci sembra veramente troppo.
Con molta preoccupazione prendiamo atto della delibera di giunta n.73/2016 relativa al Progetto Preliminare per la Ristrutturazione dell’edificio del Poliambulatorio. Sull’opera ci eravamo già espressi contrariamente ed ora dopo il preliminare il nostro parere è ancor di più rafforzato. All’interno si prevede un auditorium: ma non ci sono già abbastanza strutture ad Artegna? Oltre a questo ci spaventa l’importo: 1.443.000€! Ci sembra veramente troppo.
Il
Capogruppo Alessandro Marangoni
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