Omaggio all’artista Mario Micossi, a 10 anni dalla scomparsa.
Inaugurazione mostra venerdì 24 aprile, ore 18, chiesa di Sant’Antonio abate (Udine)
Friulano d’America
La Provincia di Udine dedica una retrospettiva a Mario Micossi, pittore e incisore di Artegna morto dieci anni fa, a lungo attivo anche negli States
A dieci anni dalla scomparsa dell’artista,la Provinciadi Udine dedica una retrospettiva a Mario Micossi, pittore-incisore originario di Artegna, con un ‘viaggio virtuale’ a ritroso nel tempo attraverso le mete più care all’artista. Da Tibet e Nepal, da lui visitati per l'ultima volta proprio nel 2005, l’anno della morte, il percorso prosegue idealmente mediante le sue pitture attraverso le metropoli americane, per giungere alle città europee e italiane e al cuore della sua terra: le amate montagne friulane, dove il segno dell'artista descrive puntualmente il profilo di ogni cima.
L’esposizione, che sarà inaugurata venerdì 24 alle 18 nella chiesa di Sant’Antonio abate di Udine, è stata realizzata grazie al sostegno della Fondazione Crup e presenta varie opere inedite provenienti dalla collezione personale dell'artista, messe a disposizione dalle nipoti ed eredi, Elena e Anna Micossi. In mostra fino al 7 giugno anche alcune opere conservate nelle prestigiose collezioni della Fondazione, della Società Filologica Friulana e di alcune raccolte private.
Ambasciatore del Friuli nel mondo, meticoloso nelle sue realizzazioni (la sua specialità erano le acquetinte), impegnato in continue sperimentazioni per affinare tecnica e resa, Micossi è stato un profondo conoscitore della sua terra, della sua storia, dei suoi ambienti, delle sue radici e della sua identità. All'interno dei cicli pittorici esposti si collocano alcune opere riguardanti l'approccio storico di Micossi con il Friuli. Il suo forte e precoce interesse per la storia, in particolare quella dei Longobardi, sfocia nelle visioni longobarde, mentre alcune opere realizzate subito dopo il sisma del 1976 evidenziano l'intensità con la quale l'artista reagì al tragico evento.
L'impegno profuso, anche oltreoceano, nella ricerca di aiuti per la ricostruzione del Friuli, viene riconosciuto a Micossi: la nota collezione d'arte americana Friam (Friuli art and monuments), conservata al Museo d'arte moderna e contemporanea di Casa Cavazzini e giunta in Friuli negli anni successivi al sisma, si deve infatti anche alla sua instancabile opera di sensibilizzazione.
Per oltre quarant'anni, Micossi collaborò con la rivista americana ‘The New Yorker’, riscuotendo grande consenso anche negli States - dove intratteneva amicizie e rapporti di collaborazione con importanti esponenti del mondo dell'arte e della cultura, specie nei lunghi periodi newyorkesi - per il lavoro di illustratore, pittore e incisore.
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