Relazione sul bilancio di previsione
2017 e triennio 2017-2019 del gruppo Artigne in Comùn
Artegna 29-03-2016
Anche quest’anno non è
stato facile analizzare il bilancio di previsione, per due motivi: innanzitutto
le difficoltà legate alle nuove norme relative agli equilibri di bilancio, che
hanno modificato i criteri e le modalità di redazione dei bilanci anche a
livello di enti locali. In seconda battuta ci troviamo davanti ad una fase
transitoria che i comuni stanno attraversando tra la propria gestione interna e
l’ingresso nelle UTI nel nostro caso quella del Gemonese, senza Gemona.
Tutto questo sta creando non poca difficoltà ai consiglieri per un giudizio ed eventuali osservazioni attente e puntuali. Siamo infatti entrati in quella fase dove i consiglieri eletti sono chiamati a decidere una parte di quanto destinato al proprio comune mentre invece l’altra parte viene scelta all’interno delle Uti. Ad oggi infatti non possiamo trascurare il fatto che non abbiamo alcuna evidenza dei trasferimenti che la Regione ha destinato all’Uti per la gestione delle sue funzioni e di eventuali investimenti. Va precisato che al momento l’unica funzione gestita dall’Unione ed effettivamente in fase di avvio per il suo esercizio, per quanto riguarda l’Uti in cui Artegna è collocata, è quella del servizio di vigilanza e polizia locale.
Immaginiamo quindi che la diminuzione dei trasferimenti correnti da parte della Regione che passano da un assestato 2016 di 1.591.000€ ad un previsionale 2017 di 1.523.000€ (-68.000€) sia esclusivamente dovuta ad un trasferimento di funzioni la cui gestione passa da un ente all’altro. Rimarrà da capire quanto i minori trasferimenti regionali siano dovuti al trasferimento delle funzioni all’Unione. In previsione nel triennio si passa poi ad un trasferimento di 1.425.000€ nel 2018 per arrivare a 1.394.000€ nel 2019. E’ chiaro che tutti questi dati saranno verificabili soltanto quando ci sarà evidenza delle funzioni che passeranno in Uti, dei loro costi, degli eventuali effettivi benefici per ciò che riguarda la qualità dei servizi e l’ottimizzazione dei costi. Per questo anche quest’anno, come ormai negli anni passati, il giudizio sulla parte finanziaria del comune andrà fatto e rivisto più volte in base agli eventi. Sulle entrate tributarie (IMU, IRPEF, TARI, Tasi ecc..Titolo I) rispetto alla precedente annata notiamo un lieve aumento, si passa infatti da 918.000€ a 922.000€; mentre nel triennio l’intero titolo presenta una diminuzione anch’essa da verificare, più che altro per fattori di minori gettiti provenienti dalla lotta all’evasione tributaria sommati ad una lieve diminuzione dell’IMU. In pratica a livello di imposte comunali, da previsione, nel triennio nulla cambierà per il cittadino. A tal proposito va specificato che eventuali aumenti dei tributi e delle addizionali anche per il 2017 sono bloccati per direttiva nazionale.
Tutto questo sta creando non poca difficoltà ai consiglieri per un giudizio ed eventuali osservazioni attente e puntuali. Siamo infatti entrati in quella fase dove i consiglieri eletti sono chiamati a decidere una parte di quanto destinato al proprio comune mentre invece l’altra parte viene scelta all’interno delle Uti. Ad oggi infatti non possiamo trascurare il fatto che non abbiamo alcuna evidenza dei trasferimenti che la Regione ha destinato all’Uti per la gestione delle sue funzioni e di eventuali investimenti. Va precisato che al momento l’unica funzione gestita dall’Unione ed effettivamente in fase di avvio per il suo esercizio, per quanto riguarda l’Uti in cui Artegna è collocata, è quella del servizio di vigilanza e polizia locale.
Immaginiamo quindi che la diminuzione dei trasferimenti correnti da parte della Regione che passano da un assestato 2016 di 1.591.000€ ad un previsionale 2017 di 1.523.000€ (-68.000€) sia esclusivamente dovuta ad un trasferimento di funzioni la cui gestione passa da un ente all’altro. Rimarrà da capire quanto i minori trasferimenti regionali siano dovuti al trasferimento delle funzioni all’Unione. In previsione nel triennio si passa poi ad un trasferimento di 1.425.000€ nel 2018 per arrivare a 1.394.000€ nel 2019. E’ chiaro che tutti questi dati saranno verificabili soltanto quando ci sarà evidenza delle funzioni che passeranno in Uti, dei loro costi, degli eventuali effettivi benefici per ciò che riguarda la qualità dei servizi e l’ottimizzazione dei costi. Per questo anche quest’anno, come ormai negli anni passati, il giudizio sulla parte finanziaria del comune andrà fatto e rivisto più volte in base agli eventi. Sulle entrate tributarie (IMU, IRPEF, TARI, Tasi ecc..Titolo I) rispetto alla precedente annata notiamo un lieve aumento, si passa infatti da 918.000€ a 922.000€; mentre nel triennio l’intero titolo presenta una diminuzione anch’essa da verificare, più che altro per fattori di minori gettiti provenienti dalla lotta all’evasione tributaria sommati ad una lieve diminuzione dell’IMU. In pratica a livello di imposte comunali, da previsione, nel triennio nulla cambierà per il cittadino. A tal proposito va specificato che eventuali aumenti dei tributi e delle addizionali anche per il 2017 sono bloccati per direttiva nazionale.
Per quanto riguarda le
spese notiamo le minori spese per il personale: rispetto alla previsione 2016
l'ente si ritrova ora con 5 dipendenti in meno, in gran parte andati in
quiescenza, e di conseguenza con i relativi costi non previsti. All'interno di queste minori spese ci sono
anche le diminuzioni relative alle funzioni previste in Uti con particolare
riferimento alla vigilanza ed alla funzione finanziaria per la quale il
passaggio in Uti ci risulta imminente. Per quanto riguarda il personale in meno
non possiamo non osservare come attualmente ci sia solo un vigile condiviso con
altri, quindi part-time, con un conseguente calo del servizio all'interno del
nostro territorio comunale. Preoccupante la situazione dell'Ufficio anagrafe
attualmente con una sola persona; inutile dire che nel caso di assenza dell'impiegata
in anagrafe all'interno dell'ente non ci sono altre soluzioni.
Notiamo anche minori
spese che in generale vengono previste sulle utenze degli edifici comunali in
particolare per elettricità e gas metano. Se per le scuole le diminuzioni
possono essere dovute ai lavori di efficientamento energetico non capiamo bene
le diminuzioni previste per l'edificio comunale e per l'asilo.
Rispetto all’anno
precedente riscontriamo una diminuzione dei contributi alle associazioni
culturali di circa 5000€, si passa da 28.000 a 23.000€ ed una preoccupante
diminuzione dei contributi previsti per la scuola per l'infanzia che passano
per l'anno in corso da 18.000 a 15.000€, 10.000€ sia per il 2018 sia per il
2019.
Sono stati giustamente
alzati i contributi per la copertura dei costi di gestione del campo sportivo e
della palestra comunale.
Maggiori spese sono
state previste per l'indennità di carica degli amministratori con un aumento di
5.300€ circa.
Per quanto riguarda le
opere pubbliche previste per il 2017 esprimiamo soddisfazione per ciò che
riguarda le manutenzioni straordinarie della viabilità comunale dal nostro
gruppo molte volte segnalate e auspicate. Si tratta di 73.000€ previsti da
bilancio comunale che serviranno, ci auguriamo, per lo meno ad iniziare un
percorso di manutenzione delle molte strade bisognose. Per quanto riguarda le
opere previste sul colle di San martino attendiamo riscontro dei contributi
regionali più volte annunciati divenuti a questo punto sempre più urgenti.
Guardando al triennio
2017-2019 sulle opere pubbliche, come già annunciato più volte, esprimiamo il
nostro di dissenso riferendoci in particolare ai lavori previsti per la
ristrutturazione del poliambulatorio per i quali si prevede per il 2019 una
spesa di 1.500.000€.
Sintetizzando un nostro
giudizio finale sul bilancio possiamo certamente dire che quest'anno si
caratterizza dai seguenti fattori:
-la conferma delle
imposte e tasse comunali;
-la diminuzione di
trasferimenti regionali;
-la riduzione delle
spese per il personale e per molte altre voci da verificare ad annata in corso;
-i pochissimi margini
di manovra;
-il punto interrogativo
sulle Uti in attesa di conoscerne, non ci è possibile fare di più, utilità e
ricaduta sul territorio, qualità dei servizi e disponibilità economiche della
stessa.
Detto ciò preannunciamo
il nostro voto contrario al bilancio del triennio 2017-2019.