In attesa
dell’ennesima modifica della legge
regionale 26/2014, istitutiva delle Uti, al netto del pasticcio normativo che questa ha provocato, a fine
del 2015 la Giunta regionale ha deliberato il documento nominato Piano delle Fusioni 2016, riguardante
gli enti locali. Nel Piano, la Regione ha fornito ipotesi di fusione tra vari
comuni, con l’intento di accorpare gli enti ottimizzando l’utilizzo di risorse
e servizi. Al comune di Artegna erano state date due possibilità, la prima era
la fusione con Magnano in Riviera, la seconda con Montenars. In merito ci siamo
espressi durante la conferenza capigruppo ribadendo ciò che abbiamo sempre sostenuto ed in passato
concretamente perseguito, ovvero che in tema di fusioni Artegna debba,
vista la contiguità e l’omogeneità, cercare di unirsi al comune di Magnano
anche se un occhio di riguardo, secondo noi, andava tenuto anche nei confronti
di Montenars. La delibera regionale prevedeva la possibilità di proposte provenienti dagli stessi
comuni: la nostra era di unire i comuni
di Artegna, Magnano e Montenars formando un ente di quasi 6000 abitanti che
non avrebbe avuto grosse difficoltà a garantire i servizi ai propri abitanti.
Se
Montenars ha già deciso di guardare verso Gemona, con Magnano invece la partita
è ancora aperta. Riguardo Montenars va detto comunque, che il tutto avrebbe
potuto andare diversamente se il nostro Sindaco assieme alla sua Giunta avesse
espresso un interesse verso il piccolo comune che sta proprio sopra al nostro,
la cui popolazione gravita su Artegna per molti aspetti.
Per quanto riguarda la Riforma Sanitaria Regionale, con particolare riferimento alla conversione del Pronto Soccorso dell’Ospedale San Michele in punto di Primo Intervento, oramai già avvenuta, e sulla futura chiusura prevista per il reparto di Medicina ci stiamo continuando ad impegnare presenziando e sostenendo tutte le manifestazioni promosse dai Comitati in difesa del (di fatto ex) Ospedale di Gemona. Ci mobiliteremo naturalmente per sostenere la campagna referendaria con l’intento di abrogare questa Riforma Sanitaria a nostro parere iniqua che accorpa i servizi nei grandi centri togliendoli alle periferie.
Nel mese di novembre 2015 avevamo interrogato il Sindaco e la sua Giunta sul ritardo negli interventi alle viabilità di via Chiamuzzacco, al tratto che collega Piazza Marnico a via Montenars e alla strada di accesso all’Asilo Mons. Castellani. Avevamo ricevuto risposta scritta dove si puntualizzava che la fine degli interventi doveva avvenire entro i primi 2 mesi del 2016. Prendiamo atto che ad oggi (la data in cui scriviamo questo articolo è il 30 marzo) i lavori, annunciati più volte già nel corso del 2015 (soprattutto in via Chiamuzzacco) non sono ancora iniziati. Speriamo che questo nostro ennesimo richiamo contribuisca finalmente a dare l’inizio dei lavori!
Il Capogruppo
Alessandro Marangoni
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