Artegna 28-04-2016
Relazione sul bilancio di previsione
2016 del gruppo Artigne in Comùn
Non è stato facile quest’anno analizzare il bilancio di
previsione in quanto, come sappiamo, le nuove normative che tutti gli enti
locali devono adottare cambiano sostanzialmente gli schemi del documento.
Sperando che, in futuro la lettura del bilancio da parte nostra diventi più
fluida e immediata, non possiamo non sottolineare come nel tempo ci sembra
evidente una tendenza sempre più votata ad un aumento della burocrazia sia nel
numero dei documenti sia nella loro consistenza a discapito di una parola tanto
usata ma assai poco applicata ovvero la semplificazione.
Oltre alla nuova contabilità ci sono diversi aspetti che modificano
il bilancio.
Per quanto riguarda le entrate tributarie (IMU, IRPEF, TARI,
Tasi ecc..) il cui totale compreso nel titolo I in previsione è di 919.987,00€
(nel 2015 la voce era di 1.141.556,00€) vi è una differenza in difetto di 221.569,00€
determinata dal fatto che la TASI sulla prima casa, per la legge di stabilità
nazionale 2016, è stata eliminata rimanendo invece attiva per le seconde case e
terreni edificabili; oltre ad essa, sempre per gli stessi motivi, è stata tolta
l’Imu sui terreni agricoli che nel 2015 era presente a bilancio per 2 annate
ovvero il 2014 ed il 2015. Questi sono i motivi della diminuzione delle entrate
tributarie.
Sulla Tasi (Servizi Indivisibili) va fatto un piccolo ragionamento;
essa in realtà doveva servire a compensare in parte l’extra gettito IMU (circa
209.000€). Togliendo la TASI sulla prima casa che, per il comune di Artegna si
attesta sui 115.000€, la Regione dovrebbe compensare diminuendo lo stesso extra
gettito della stessa cifra portandolo a 94.000€. Auguriamoci che tale
previsione venga confermata, anche se in merito ci è sembrato di capire non ci
dovrebbero essere motivazioni contrarie.
Passando alle spese ci sembra un bilancio in linea con il
precedente per quanto riguarda i servizi, i contributi alle associazioni
culturali, mentre vediamo finalmente un aumento più volte auspicato e richiesto
dal nostro gruppo (da 3900,00€ a 8000,00€) per le associazioni sportive. Ci
sembra un buon riconoscimento visto il lavoro svolto dalle suddette
associazioni che oltre ad operare nel mondo giovanile hanno anche l’onere di
mantenere in buono stato gli impianti sportivi.
I principali lavori
pubblici da realizzare nel 2016 ci sembrano chiari e già da tempo conosciuti.
Ci auspichiamo che le opere programmate (manutenzione straordinaria palestra,
manutenzione plesso scolastico, manutenzione centro sociale) e finanziate con
contributi provinciali e regionali vedano finalmente la loro realizzazione.
Nutriamo invece grosse perplessità sul piano triennale; innanzitutto troviamo
in gran parte delle opere previste la scritta “CONTRBUTO ALTRI ENTI” sulla voce
finanziamenti. Sarebbe bello in tal caso riuscire a capire a quali enti ci si
riferisce pensando di formulare le richieste di contributo ed a quali leggi si
fa, si è fatto o si farà riferimento. Tutto ciò è importante sia per capire il numero
delle domande fatte sia per evidenziare il conseguente riscontro positivo o
negativo. Fatto così, come osservato già gli anni scorsi il piano ci sembra
piuttosto utopistico e soprattutto non ci da una chiara idea di programmazione
relativamente a ciò che l’Amministrazione intende fare.
Tornando sul bilancio che nel suo complesso presenta una
previsione inferiore rispetto al 2015, la situazione ci sembra reale se andiamo
a fare un confronto con il precedente esercizio; non va esclusa in ogni caso
una operazione di equilibrio estiva sia per ciò che riguarda l’imminente consuntivo
2015 sia per altre evoluzioni che possono succedere in questi mesi. A tal
proposito ricordiamo che il budget dell’A&T2000 è ancora provvisorio (verrà
approvato in maggio) e potrebbe mutare. Per quanto riguarda la documentazione di
bilancio in generale sarà importante renderla il più semplice e comprensibile
possibile sia per la lettura dei consiglieri sia per la lettura da parte dei
cittadini. Ci sono infatti, a nostro parere troppe voci generiche non chiare
che richiedono spesso per un consigliere un chiarimento sui dettagli con
l’ufficio competente mentre per un cittadino che magari non consulta gli uffici
comunali diventano non comprensibili.
L’anno scorso in
questa fase ci eravamo lasciati dicendo che: AlNel corso dell’annata sarà inoltre importante capire che effetti avrà per il bilancio futuro la nuova UTI in cui Artegna è stata collocata, soprattutto per quanto riguarda la programmazione e la gestione all’interno dell’ente con particolare riferimento al personale e ad un piano territoriale di sviluppo in grado di unire i vari comuni del comprensorio con l’obbiettivo di fare crescere il territorio. momento come sappiamo le nuove UTI, a causa
di un vero pasticcio che sta generando le legge regionale 26-2014 non sono
partite, o meglio stanno partendo senza molti comuni o addirittura totalmente
prive di senso come nel caso della nostra. E’ evidente infatti che non può aver
alcun senso un legame tra i comuni di Artegna, Trasaghis e Venzone con cui
peraltro Artegna nemmeno confina se non quello di salire in una carrozza al
momento priva di cavalli. Nel frattempo il nostro comprensorio ed il nostro
comune stanno soffrendo delle situazioni sempre più contingenti; leggendo le
pagine 10 e 11 del DUP (Documento Unico di Programmazione Semplificato) non può
non balzare all’occhio una problematica che il nostro comune deve affrontare in
maniera prioritaria ovvero il calo delle nascite, l’invecchiamento della
popolazione con il conseguente calo demografico che nel tempo sarà un fattore
inevitabile. Il problema c’è e va affrontato a 360° condividendolo con l’intero
comprensorio; pensiamo che tale calo sia dovuto si alla crisi economica e
quindi una grande attenzione va riservata al mondo del lavoro, ma oltre a
questo un fattore determinante è senz’altro la mancanza di servizi per la
Famiglia ad un costo accessibile e la mancanza di attenzioni nei confronti
delle donne sempre più in difficoltà a conciliare famiglia e lavoro.
Questo è un tema in cui secondo noi
l’intero consiglio si deve impegnare nel futuro, trovando le adeguate voci di
bilancio e condividendo progetti volti a riprendere perlomeno un tasso di
natalità sufficiente a riequilibrare quello dei decessi. Agendo su ciò, assieme
ad una politica comprensoriale condivisa ed aperta a Fusioni logiche (con
Magnano in Riviera), in comprensori omogenei, si potrà dare continuità e
migliorare strutture e servizi del nostro territorio.