lunedì 2 maggio 2016


In attesa dell’ennesima modifica della legge regionale 26/2014, istitutiva delle Uti, al netto del pasticcio normativo che questa ha provocato, a fine del 2015 la Giunta regionale ha deliberato il documento nominato Piano delle Fusioni 2016, riguardante gli enti locali. Nel Piano, la Regione ha fornito ipotesi di fusione tra vari comuni, con l’intento di accorpare gli enti ottimizzando l’utilizzo di risorse e servizi. Al comune di Artegna erano state date due possibilità, la prima era la fusione con Magnano in Riviera, la seconda con Montenars. In merito ci siamo espressi durante la conferenza capigruppo ribadendo ciò che abbiamo sempre sostenuto ed in passato concretamente perseguito, ovvero che in tema di fusioni Artegna debba, vista la contiguità e l’omogeneità, cercare di unirsi al comune di Magnano anche se un occhio di riguardo, secondo noi, andava tenuto anche nei confronti di Montenars. La delibera regionale prevedeva la possibilità di proposte provenienti dagli stessi comuni: la nostra era di unire i comuni di Artegna, Magnano e Montenars formando un ente di quasi 6000 abitanti che non avrebbe avuto grosse difficoltà a garantire i servizi ai propri abitanti. 
Se Montenars ha già deciso di guardare verso Gemona, con Magnano invece la partita è ancora aperta. Riguardo Montenars va detto comunque, che il tutto avrebbe potuto andare diversamente se il nostro Sindaco assieme alla sua Giunta avesse espresso un interesse verso il piccolo comune che sta proprio sopra al nostro, la cui popolazione gravita su Artegna per molti aspetti. 

Per quanto riguarda la Riforma Sanitaria Regionale, con particolare riferimento alla conversione del Pronto Soccorso dell’Ospedale San Michele in punto di Primo Intervento, oramai già avvenuta, e sulla futura chiusura prevista per il reparto di Medicina ci stiamo continuando ad impegnare presenziando e sostenendo tutte le manifestazioni promosse dai Comitati in difesa del (di fatto ex) Ospedale di Gemona. Ci mobiliteremo naturalmente per sostenere la campagna referendaria con l’intento di abrogare questa Riforma Sanitaria a nostro parere iniqua che accorpa i servizi nei grandi centri togliendoli alle periferie.

Nel mese di novembre 2015 avevamo interrogato il Sindaco e la sua Giunta sul ritardo negli interventi alle viabilità di via Chiamuzzacco, al tratto che collega Piazza Marnico a via Montenars e alla strada di accesso all’Asilo Mons. Castellani. Avevamo ricevuto risposta scritta dove si puntualizzava che la fine degli interventi doveva avvenire entro i primi 2 mesi del 2016. Prendiamo atto che ad oggi (la data in cui scriviamo questo articolo è il 30 marzo) i lavori, annunciati più volte già nel corso del 2015 (soprattutto in via Chiamuzzacco) non sono ancora iniziati. Speriamo che questo nostro ennesimo richiamo contribuisca finalmente a dare l’inizio dei lavori! 


Il Capogruppo Alessandro Marangoni      

Relazione sul bilancio di previsione 2016 del gruppo Artigne in Comùn

  

                                                                                                  Artegna 28-04-2016       

Relazione sul bilancio di previsione 2016 del gruppo Artigne in Comùn 


Non è stato facile quest’anno analizzare il bilancio di previsione in quanto, come sappiamo, le nuove normative che tutti gli enti locali devono adottare cambiano sostanzialmente gli schemi del documento. Sperando che, in futuro la lettura del bilancio da parte nostra diventi più fluida e immediata, non possiamo non sottolineare come nel tempo ci sembra evidente una tendenza sempre più votata ad un aumento della burocrazia sia nel numero dei documenti sia nella loro consistenza a discapito di una parola tanto usata ma assai poco applicata ovvero la semplificazione.

Oltre alla nuova contabilità ci sono diversi aspetti che modificano il bilancio.
Per quanto riguarda le entrate tributarie (IMU, IRPEF, TARI, Tasi ecc..) il cui totale compreso nel titolo I in previsione è di 919.987,00€ (nel 2015 la voce era di 1.141.556,00€) vi è una differenza in difetto di 221.569,00€ determinata dal fatto che la TASI sulla prima casa, per la legge di stabilità nazionale 2016, è stata eliminata rimanendo invece attiva per le seconde case e terreni edificabili; oltre ad essa, sempre per gli stessi motivi, è stata tolta l’Imu sui terreni agricoli che nel 2015 era presente a bilancio per 2 annate ovvero il 2014 ed il 2015. Questi sono i motivi della diminuzione delle entrate tributarie. 
Sulla Tasi (Servizi Indivisibili) va fatto un piccolo ragionamento; essa in realtà doveva servire a compensare in parte l’extra gettito IMU (circa 209.000€). Togliendo la TASI sulla prima casa che, per il comune di Artegna si attesta sui 115.000€, la Regione dovrebbe compensare diminuendo lo stesso extra gettito della stessa cifra portandolo a 94.000€. Auguriamoci che tale previsione venga confermata, anche se in merito ci è sembrato di capire non ci dovrebbero essere motivazioni contrarie.         
Passando alle spese ci sembra un bilancio in linea con il precedente per quanto riguarda i servizi, i contributi alle associazioni culturali, mentre vediamo finalmente un aumento più volte auspicato e richiesto dal nostro gruppo (da 3900,00€ a 8000,00€) per le associazioni sportive. Ci sembra un buon riconoscimento visto il lavoro svolto dalle suddette associazioni che oltre ad operare nel mondo giovanile hanno anche l’onere di mantenere in buono stato gli impianti sportivi.
 I principali lavori pubblici da realizzare nel 2016 ci sembrano chiari e già da tempo conosciuti. Ci auspichiamo che le opere programmate (manutenzione straordinaria palestra, manutenzione plesso scolastico, manutenzione centro sociale) e finanziate con contributi provinciali e regionali vedano finalmente la loro realizzazione. Nutriamo invece grosse perplessità sul piano triennale; innanzitutto troviamo in gran parte delle opere previste la scritta “CONTRBUTO ALTRI ENTI” sulla voce finanziamenti. Sarebbe bello in tal caso riuscire a capire a quali enti ci si riferisce pensando di formulare le richieste di contributo ed a quali leggi si fa, si è fatto o si farà riferimento. Tutto ciò è importante sia per capire il numero delle domande fatte sia per evidenziare il conseguente riscontro positivo o negativo. Fatto così, come osservato già gli anni scorsi il piano ci sembra piuttosto utopistico e soprattutto non ci da una chiara idea di programmazione relativamente a ciò che l’Amministrazione intende fare.

Tornando sul bilancio che nel suo complesso presenta una previsione inferiore rispetto al 2015, la situazione ci sembra reale se andiamo a fare un confronto con il precedente esercizio; non va esclusa in ogni caso una operazione di equilibrio estiva sia per ciò che riguarda l’imminente consuntivo 2015 sia per altre evoluzioni che possono succedere in questi mesi. A tal proposito ricordiamo che il budget dell’A&T2000 è ancora provvisorio (verrà approvato in maggio) e potrebbe mutare.  Per quanto riguarda la documentazione di bilancio in generale sarà importante renderla il più semplice e comprensibile possibile sia per la lettura dei consiglieri sia per la lettura da parte dei cittadini. Ci sono infatti, a nostro parere troppe voci generiche non chiare che richiedono spesso per un consigliere un chiarimento sui dettagli con l’ufficio competente mentre per un cittadino che magari non consulta gli uffici comunali diventano non comprensibili.
 L’anno scorso in questa fase ci eravamo lasciati dicendo che:     AlNel corso dell’annata sarà inoltre importante capire che effetti avrà per il bilancio futuro la nuova UTI in cui Artegna è stata collocata, soprattutto per quanto riguarda la programmazione e la gestione all’interno dell’ente con particolare riferimento al personale e ad un piano territoriale di sviluppo in grado di unire i vari comuni del comprensorio con l’obbiettivo di fare crescere il territorio. momento come sappiamo le nuove UTI, a causa di un vero pasticcio che sta generando le legge regionale 26-2014 non sono partite, o meglio stanno partendo senza molti comuni o addirittura totalmente prive di senso come nel caso della nostra. E’ evidente infatti che non può aver alcun senso un legame tra i comuni di Artegna, Trasaghis e Venzone con cui peraltro Artegna nemmeno confina se non quello di salire in una carrozza al momento priva di cavalli. Nel frattempo il nostro comprensorio ed il nostro comune stanno soffrendo delle situazioni sempre più contingenti; leggendo le pagine 10 e 11 del DUP (Documento Unico di Programmazione Semplificato) non può non balzare all’occhio una problematica che il nostro comune deve affrontare in maniera prioritaria ovvero il calo delle nascite, l’invecchiamento della popolazione con il conseguente calo demografico che nel tempo sarà un fattore inevitabile. Il problema c’è e va affrontato a 360° condividendolo con l’intero comprensorio; pensiamo che tale calo sia dovuto si alla crisi economica e quindi una grande attenzione va riservata al mondo del lavoro, ma oltre a questo un fattore determinante è senz’altro la mancanza di servizi per la Famiglia ad un costo accessibile e la mancanza di attenzioni nei confronti delle donne sempre più in difficoltà a conciliare famiglia e  lavoro. 
Questo è un tema in cui secondo noi l’intero consiglio si deve impegnare nel futuro, trovando le adeguate voci di bilancio e condividendo progetti volti a riprendere perlomeno un tasso di natalità sufficiente a riequilibrare quello dei decessi. Agendo su ciò, assieme ad una politica comprensoriale condivisa ed aperta a Fusioni logiche (con Magnano in Riviera), in comprensori omogenei, si potrà dare continuità e migliorare strutture e servizi del nostro territorio.